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Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l’effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.
(Siddartha)

     Associazione Cilento Domani

     Arte e Cultura Mediterranea

LA LIBERTÀ SI CHIAMA JAIPUR

DALLE LEGGI RAZZIALI ALLA CORTE DEL MAHARAJA. LE VICENDE DI UN EBREO ITALIANO NELLA II GUERRA MONDIALE

Gabor Dessau, esperto di mineralogia ed ebreo, si trova nella surreale condizione di “impiegato” per l’esercito italiano in Eritrea: abbastanza italiano per essere aggregato all’esercito, ma non abbastanza, considerate le leggi razziali, per fare il soldato. Gabor opera in una specie di deserto dei Tartari, facendo i conti con gli ordini contraddittori delle autorità militari, che nel momento più drammatico lo lasciano solo. Tanto è assurda la situazione quanto è ammirevole la dedizione con la quale egli s’impegna nella cura degli strumenti del proprio lavoro, sino all’ultimo. Inevitabile la cattura: non abbastanza italiano per essere soldato, lo sarà a sufficienza per essere prigioniero degli Inglesi. Gabor sarà salvato dalla propria scienza e dal lavoro e, come sempre accade, dall’incontro con qualcuno che crede in lui. Diventa l’esperto minerario del Maharaja di Jaipur, la meravigliosa “città rosa”. In questi avvenimenti echeggia qualcosa di molto antico, raccontato nel testo biblico, nella Torah, cioè l’episodio di Giuseppe figlio del patriarca Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli e poi assurto agli onori della Corte egizia. La vicenda narrata non è frutto di fantasia, bensì vita vissuta. L’autrice ha potuto ricostruire questa storia attraverso i diari, le lettere e altri documenti che ha trovato nella casa dei nonni a Perugia. I fatti esposti sono stati esaminati e verificati alla luce di fascicoli già “top secret” e di testi scoperti in Biblioteche e Archivi: a Londra e a Richmond, a New Delhi e a Jaipur, e anche a Gerusalemme.

 

Gabriella Steindler Moscati è nata in Israele da genitori cittadini italiani e si è formata in questi due ambiti culturali. Ha studiato all’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli, alla Bar-Ilan University in Israele ed è stata Fulbright Scholar alla “University of California” a Berkeley. Attualmente è Professore associato di Lingua e letteratura ebraica moderna e contemporanea a “L’Orientale” di Napoli, dove vive. Ha pubblicato molti saggi di letteratura israeliana anche in volumi inglesi, americani ed israeliani.